I valori nel lavoro

“È valore tutto ciò a cui l’individuo è disposto a conferire un’importanza tale da costituire una forza organizzativa del suo comportamento”, Lazzarini (1999).

Ogni lavoratore all’interno dell’azienda, in quanto individuo facente parte di un’organizzazione, condivide norme e valori della cultura organizzativa, elemento necessario a definire l’organizzazione in quanto tale. Ma se lo si considera come soggetto singolo indipendentemente dall’appartenenza a un’organizzazione egli avrà naturalmente norme e valori personali che possono differire da quelli organizzativi.

Quando si parla di valori individuali si intendono tutti quei concetti astratti che guidano l’agire umano, rappresentano ciò che è ritenuto desiderabile e degno di rispetto; sono relativamente stabili nel tempo e influenzano scelte, azioni e comportamenti.

Ognuno quindi fa riferimento a valori diversi a cui attribuisce intensità diversa: ciò dipende dal background socio-educativo e culturale in cui l’individuo ha sviluppato la propria personalità.

In letteratura sono numerose le teorie che affrontano questo argomento e classificano i valori in base a vari criteri, così come è possibile trovare molti test e questionari volti a individuare la scala dei valori dei soggetti rispondenti.

In ambito lavorativo, la maggior parte delle ricerche hanno sempre preso in considerazione i valori riferiti alla cultura organizzativa; solo recentemente si è cominciato a considerare i valori individuali in relazione all’attività lavorativa, utilizzandoli appunto per comprendere cosa orienta la persona e con quale intensità. Capire quali siano i valori che guidano un soggetto è estremamente utile per riuscire a comprendere da cosa sono guidati i suoi comportamenti e le sue scelte; per un’azienda ha un doppio vantaggio: verificare quanto i valori individuali siano allineati a quelli organizzativi e individuare i valori in grado di predire alcuni comportamenti o atteggiamenti.

 

Angelo Boccato